Milano, 24 aprile 2020

Gentili iscritti,


Questa nota vuole chiarire in modo trasparente e concreto quali sono i problemi che stiamo affrontando, quali le misure adottate finora e quali pensiamo di adottare in futuro nei confronti dell’emergenza sanitaria mondiale che stiamo vivendo tutti quanti.
Purtroppo non si può parlare con certezza di quali aspettative di lavoro avremo. Nessuno ci dice quando, come e se potremo riaprire le porte delle nostre sedi, ma vi possiamo assicurare che stiamo mettendo in campo tutte le nostre forze per migliorare sempre di più la situazione.
Oggi sono due mesi dal 24 febbraio, da quando ci hanno fatto chiudere. Non è stata una nostra decisione, ma una misura di contenimento arrivata dai nostri governanti che ci ha costrette, con molto dolore, a chiuderci la porta di Spazio Aries alle spalle senza poter nemmeno più entrare, a tempo indefinito. 

Cosa ha comportato per noi questa chiusura?
Oltre all’ovvio interrompersi immediato di tutte le lezioni nelle nostre sedi, ha completamente bloccato l’operatività in entrata dei nostri conti. Non abbiamo più ricevuto pagamenti, bonifici, pagamenti bancomat. 
Quello che viene corrisposto per i corsi da parte degli iscritti non serve solo a pagare l’insegnante ma include molto di più. La quota è basata su una stima del valore di mercato, del costo dell’insegnante, e dell’ammortamento di tutti gli altri costi della struttura.
La scuola si sostiene solo coi pagamenti dei corsi, non abbiamo altri tipi di sponsorizzazioni, sosteniamo con questi guadagni istituzionali tutte le spese di gestione (affitti, utenze, insegnanti, costi di segreteria, pulizie, commercialista, pubblicità, assicurazione, approvvigionamenti etc.) e tutte le spese di adeguamento, migliorie, manutenzione, acquisto nuovi materiali, riparazione danni etc. Una quota molto importante della nostra sopravvivenza annuale è data dall’inserimento di nuove iscrizioni durante tutto il corso dell’anno, che ci permettono di avere una reale copertura dei costi perché capita che alcuni corsi non bastino a se stessi, soprattutto in caso di frequenti imprevisti. Questa parte al momento non esiste più.
Abbiamo però in questi mesi continuato a pagare l’affitto della sede, abbiamo pagato tutte le bollette (elettricità, gas, Fastweb, acqua), continuiamo a pagare lo stipendio agli insegnanti, che si sono resi disponibili per continuare a offrire il loro lavoro. Ma anche loro devono pagare l’affitto, vivono di questo, non sono inseriti in nessun serio piano di aiuti dal governo, quindi se non lavorano non mangiano, e non ci sono tutele. Intorno a Spazio Aries vive una comunità di persone che fa affidamento per la propria sopravvivenza in gran parte su questa struttura, motivo per il quale abbiamo da subito deciso di attivarci per continuare a farli lavorare, a differenza di tante altre realtà che si sono prese una “pausa” da tutto.

Cosa stiamo continuando a fare, per voi e per tutti?
Per non lasciare i nostri iscritti senza le loro lezioni, fin da subito abbiamo attivato le lezioni in diretta sul nostro canale YouTube, ogni giorno dal lunedì al venerdì ci sono 1 o 2 lezioni in diretta della durata di mezzora delle nostre svariate discipline, due volte a settimana carichiamo contenuti video per i bambini e nel week end carichiamo un video simpatico su work out casalinghi che si possono realizzare. Questa piattaforma è gratuita per tutti e liberamente visionabile in qualsiasi momento con comodità.
Poco dopo (il tempo di attivarci con la piattaforma tecnologica, e sottoscrivere il relativo abbonamento) abbiamo attivato le lezioni interattive in videoconferenza, a piccoli gruppi, fornendo continua e personale assistenza tecnica su connessioni e partecipazione. Da subito abbiamo mantenuto il 95% dell’orario delle lezioni che avevamo nelle sedi fisiche, ogni corso è stato confermato, quasi tutti nello stesso giorno e stesso orario. E’ stato fatto qualche accorpamento e qualche piccola modifica per adattarsi allo strumento, ma tutti gli iscritti sono comunque liberi di frequentare, su prenotazione, anche lezioni a cui non sono esplicitamente iscritti.
 
Perché lo facciamo?
Il nostro primario dovere etico, la cui responsabilità ci sentiamo addosso soprattutto da quando questo lockdown ha messo in luce i punti oscuri del nostro sistema sociale, è quello di portare l’attenzione del governo sul nostro settore, frequentare un corso sportivo non è semplicemente un di più nella vita di una persona, ma il benessere fisico e mentale passa anche dal movimento. Le lacune legislative nel nostro settore sono evidenti e si stanno ripercuotendo sulla sopravvivenza di diverse famiglie che vivono di questo. Promuovere diverse lezioni ci permette di provare a trovare una strada per garantire la sopravvivenza almeno ai nostri insegnanti.
Dall’altra parte, il progetto delle dirette è pensato per chi vuole fruire delle nostre lezioni e dei nostri allenamenti con comodità quando vuole. Le lezioni rimangono sul canale YouTube; ogni persona per motivi professionali, familiari o personali ha la possibilità di connettersi, anche solo con uno smartphone, in momenti diversi e in questo modo può mantenere una regolarità di pratica non essendo vincolata a un orario di lezione. Cerchiamo di dare un servizio alla collettività, anche a chi non è un nostro iscritto, a tutte le persone che soffrono per questa situazione, che sono in casa da sole, che si sentono depresse. Crediamo che facendo questo si mettano le basi per una sana ricostruzione che, se parte da persone che si sentono bene, è nell’interesse di tutti.
Youtube ha ovviamente dei limiti, il maggiore dei quali è che non c’è interazione con l’insegnante, e non c’è nessun tipo di socialità con altre persone.
Per travalicare questi limiti, le lezioni interattive sulla piattaforma zoom.us , riservate ai nostri iscritti, sono il modo migliore che abbiamo per mantenere una continuità con i nostri programmi didattici. Gli insegnanti vedono regolarmente i loro allievi e perseguono gli obiettivi che si sono dati a inizio anno, gli allievi mantengono la regolarità e l’impegno, danno un ritmo alle settimane, e usufruiscono del servizio (anche se in modalità diversa, ma la migliore al momento possibile) per cui hanno pagato. Inoltre, si incontrano con i compagni di corso con cui hanno condiviso le lezioni in sala fino a febbraio, si scambiano opinioni, c’è un momento di comunicazione e sfogo dato dalla condivisione collettiva di una situazione per tutti difficile.

Cosa pensiamo di fare in futuro?
Confidando nella recessione del numero di casi e di una sperata riapertura il prima possibile, ci rendiamo conto che per uscire da questa situazione dobbiamo tutti lavorare in sinergia e cercare di venirci incontro il più possibile. Chiaramente ci adegueremo a tutte le indicazioni sull’eventuale riapertura, sia in termini di tempi che di modi, e rispetteremo tutte le condizioni e i protocolli di sicurezza necessari per fare in modo che l’attività possa essere svolta in assoluta sicurezza.
Noi abbiamo il solo e unico obiettivo, al momento, di sopravvivere, e assicuriamo che non è facile, non avendo nessuna idea dei tempi di superamento di questa emergenza. Mantenere Spazio Aries aperta è ciò che conta per poter continuare a lavorare, per poter continuare a fare quello che amiamo fare e che voi amate che noi facciamo: organizzare corsi. 
Manteniamo gli impegni presi con gli iscritti garantendo le lezioni, e inoltre cerchiamo di essere flessibili su tempi e modi di frequenza. I corsi che in sede sarebbero dovuti finire il 12 giugno, abbiamo deciso di mantenerli attivi per tutti fino a venerdì 26 giugno, includendo due settimane extra a libera frequenza.
Come ogni anno, al termine delle lezioni “annuali”, quindi da lunedì 29 giugno organizzeremo un programma di corsi estivi, agosto incluso, a prezzi il più possibile contenuti. Se non potremo organizzare le lezioni a scuola, le organizzeremo nella nostra sala virtuale di zoom. Manterremo i pacchetti che stiamo promuovendo già ora. Le lezioni saranno aperte a tutti, tesserati e non (i non tesserati si dovranno tesserare) e non sarà necessario scegliere un corso specifico ma si potranno sottoscrivere pacchetti di lezioni utilizzabili, su prenotazione, su tutti i corsi attivi.
A settembre, se ancora non potremo lavorare in sala, continueremo, ampliando l’orario, con la modalità interattiva e con la nuova campagna di tesseramenti.
In tutto questo periodo proseguiremo con le dirette su youtube e con la loro finalità sociale.
La nostra copertura costi arriva all’incirca all’estate, poi in mancanza di entrate dovremo prendere delle decisioni, che potranno pregiudicare il futuro e la sopravvivenza di sedi e collaborazioni con insegnanti.
Nel momento in cui potremo FINALMENTE tornare a lavorare in sala (se ancora ci saremo…), sarà molto probabile che dovremo farlo a piccoli gruppi, rispettando le distanze di sicurezza e l’utilizzo di protezioni individuali. L’orario sarà perciò diluito il più possibile per consentire a tutti di frequentare, eventualmente adeguandolo a nuovi ritmi ed esigenze che si presenteranno.
In ogni caso, a chi si è trovato, dal 24 febbraio, senza la possibilità di frequentare uno o più dei nostri corsi in sala, e deciderà di sottoscrivere un abbonamento con le nostre consuete modalità, faremo uno sconto del 20%, che corrispondono circa a due mesi e mezzo di frequenza gratuita. I prezzi degli abbonamenti non verranno toccati rispetto a quelli della stagione 2019-2020 e come sempre seguiranno un decremento settimanale calcolato sulle settimane effettive residue dal momento dell’iscrizione alla fine dei corsi.

Vogliamo in chiusura ringraziare tutti voi per il sostegno dimostrato, con alcuni il rapporto è molto longevo, siamo qui da 7 anni e alcuni di voi sono con noi dall’inizio; altri ci seguono da meno anni, altri ancora sono nuove conoscenze. Noi siamo cresciute come realtà grazie a tutti voi. Senza iscritti la famiglia Aries non esiste; speriamo di riuscire, insieme a voi, a superare questa “crisi del settimo anno” e a continuare più forti di prima! 

Sperando di aver chiarito la nostra posizione, confidiamo di incontrarvi o rivedervi presto nella nostra sala virtuale, e vi abbracciamo a distanza.

 

Chiara, Sabrina e lo staff di Spazio Aries